Corso risorse elettroniche per la ricerca 2. giornata

Corso risorse elettroniche 5.ed esercitazioni prima giornata

Cassetta degli attrezzi: Risorse su Matlab

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Dall’Università del Wisconsin arrivano una serie di tutorial per chi deve usare Matlab

[via: eContent]

Corso Dottorandi 4.ed: Materiali on line (teoria)

Sono disponibili le presentazioni della parte teorica del corso Risorse Elettroniche per la ricerca. (4.ed)

Si possono scaricare qui http://www.slideshare.net/bibliobioing/dottorato1/e qui http://www.slideshare.net/bibliobioing/corso-dottorandi20072

Quanto sei citato? Usare Web Of Science

Cassetta degli attrezzi: Scirus

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Scirus è un motore di ricerca gratuito specializzato in letteratura scientifica. E’ una valida alternativa a Scholar Google e si trova inserito anche in Embase (non a caso entrambi sono prodotti da Elsevier)

Questa volta la cassetta degli attrezzi non è nostra, ma vi rimandiamo alla lettura di un interessante articolo pubbliacto sull’ultimo numero di ISTL

 

Scirus — for Scientific Information

by Sara R. Tompson, University of Southern California

Post correlati: Cassetta degli attrezzi: Scholar Google

Cassetta degli attrezzi: la ricerca avanzata in Google (e altro)

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Parliamo di maschere di ricerca avanzata in Google, anche se non la si usa molto spesso vale la pena di dare un’occhiata e vedere alcune funzionalità interessanti recentemente aggiunte
Iniziamo dall’analisi della maschera di ricerca avanzata e poi vediamo alcuni tipi specifici di ricerca: Google Code Search, Universities, and the Google News Archive.

Nella maschera di ricerca avanzata che si raggiunge dalla home> Ricerca avanzata

  • possibilità di cercare per frase esatta o escludere alcune parole
  • possibilità di restringere la ricerca a documenti solo in una lingua
  • possibilità di escludere alcuni formati di file dai risultati della ricerca (ex: no pdf)
  • possibilità di limitare temporalmente la ricerca (ultimi 3 mesi, 6 mesi, ultimo anno)
  • possibilità di filtrare i siti con SafeSearch
  • possibilità di cercare i link che puntano a una data pagina o di cercare pagine simili a una data pagina

La funzionalità Google Code Search permette la ricerca in codici sorgente pubblici. Si tratta di uno strumento molto tecnico che supporta la sintassi di espressioni regolari estese POSIX
Alcuni esempi:

  • regexpRicerca di un’espressione regolare
  • exact stringRicerca di una stringa esatta
  • file:regexpCerca solo nei file o nelle directory corrispondenti a regexp
  • package:regexpRicerca pacchetti con nomi corrispondenti a regexp
  • lang:regexpCerca solo i programmi scritti in un linguaggio corrispondente a regexp
  • license:regexpCerca solo i file con licenze corrispondenti a regexp

Per saperne di più: Ricerca avanzata codici

Universities: Vuoi sapere se l’Università che ti interessa offre un corso di dottorato? Oppure se sono previste borse di studio per studenti stranieri? Con questo servizio (che è poi un’alternativa alla ricerca nel sito dell’università) è tutto a disposizione con una sola interfaccia.

Ad esempio: Il MIT si occupa di Bioingegneria?

Infine l’archivio delle News con Google News Archive con un’utile guida in linea per decodificare i risultati

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Post correlati:

[Via: Google Librarian]

Il web 2.0: tutorial

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Nell’attesa di realizzarne uno nostro vi proponiamo questo tutorial introduttivo ai concetti del web 2.0 realizzato dia colleghi della Beaufort Public Library in South Carolina (da cui prendiamo in prestito anche l’immagine)

Web 2.0: Are You On Board?

Diritto d’autore e tesi di dottorato

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Quasi tempo di tesi di dottorato. Riportiamo una serie di leggi utili da conoscere riguardanti sia la normativa italiana in materia di diritto d’autore, sia le leggi sul Dottorato di ricerca.

Per conoscere il deposito elettronico delle tesi di dottorato presso il Politecnico di Milano http://www.biblio.polimi.it/tesi/index_2006.html

1. Disciplina “ speciale” del dottorato di ricerca del dottorato di ricerca (Legge 3
luglio 1998, n. 210
, e Decreto MIUR 30 aprile 1999, n. 224)

2. Disciplina del deposito legale (Legge 15 aprile 2004, n. 106, e successivo DPR 3 maggio 2006, n. 252 Pdf)

3. Disciplina del diritto d’autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633, e Legge 22 maggio 2004 n. 128 )

4. Disciplina per la protezione delle invenzioni intellettuali (Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 )

Fonte: Delle Donne, Roberto (2006) Gli atenei italiani e l’informazione in Open Access. Delivered at Institutional archives for research : experiences and projects in Open Access, Rome (Italy). Presentation.

[Via: E-LIS]

La Tex: un’introduzione

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Segnaliamo una breve guida on line per gli utlizzatori di La Tex preparata da Indian TeX Users Group e accessibile qui

Questi gli argomenti trattati: Introduction-Some conventions-Introduction to LaTeX-Lists, etc.-Several Kinds of Boxes- Floats-Tables Continued-Color tables in LaTeX-The Figure Environment-Bibliography-Mathematics-Cross references in LaTeX-A Gentle Reconnaissance-Footnotes, Marginpars, and Endnotes-Bibliographic Databases-Tables of Contents, Index and Glossary-Typesetting Theorems

Ricordiamo che La Tex è perfettamente compatibile con RefWorks, basta scegliere il formato Export BibTex-RefWorks ID

Una guida è disponibile qui (Mit Libraries)

Cassetta degli attrezzi:Pico e Picotta

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Abbiamo già parlato del modello PICO come di un modello utile per le ricerche bibliografiche.

Ripartiamo da qui e vediamo due rielaborazioni grafiche del modello originale (clicca sull’immagine per ingrandire)

  1. PICO pico_draft1.jpg
  2. PICOTTpico_draft2.jpg

Call for comments

PICO ha tante variabili possibili (PIC -ICO -PICL) di cui vi abbiamo dato conto nel nostro precedente post
Ad esse si aggiunge PICOTTA (quoting: Nancy Anderson)

T=type of question (such as therapy, diagnosis, etiology/harm, prognosis, prevention, clinical exam, and cost)

T= type of study (that is the best study design to answer the type of question being asked. This will differ according to the type of question, e.g., RCTs for therapy questions, cohort studies for prognosis questions)

A= audience (the user, who the information is for)

[Via: UBC Google Scholar Blog]

Cassetta degli attrezzi: Scholar Google

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Scholar Google è il motore di ricerca prodotto da Google per venire incontro alle esigenze di ricerca della comunità scientifica. Non è un motore di ricerca generalista come Google, ma va a ricercare esclusivamente nella scholarly literature cioè tra gli articoli sicentifici peer review, tra i libri, le tesi, gli archivi di preprint

Insomma, se per le tue ricerche bibliografiche vuoi usare il web, questo è uno strumento valido (prova anche Scirus della Elsevier)

Impariamo a conoscere meglio Scholar Google per usarne tutte le potenzialità.

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Ecco come si presentano i risultati di una ricerca in Scholar Google:

  1. La prima riga ti porta all’abstract o al full text dell’articolo (se disponibile liberamente in rete)
  2. Cited by: quante citazioni ha ricevuto l’articolo (è un indicatore importante della diffusione e del peso dell’articolo nella comunità scientifica)
  3. Library Links (online): ti serve per verificare se la tua biblioteca ha il full text dell’articolo. er gli utenti di Politecnico: se non torvate automaticamente la dicitura SFX – FullText – bisogna impostare questa funzione su: Scholar preferences (a dx del box di ricerca); Library Links; scegliere Politecnico di Milano – Italy- (SFX – FullText)
  4. Library Links (offline): localizza le biblioteche che posseggono copia cartacea dell’articolo
  5. Group of: segnala articoli collegati al nostro o meglio versioni precedenti dell’articolo, preprint, post print, draft…
  6. Ricerca le informazioni sull’articolo in Google
  7. BL Direct: puoi chiedere l’articolo attraverso un document delivery a pagamento alla British Library di Londra. Attenzione, verifica sempre prima con la tua biblioteca se non è possibile trovare l’articolo attraverso il document delivery

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PPT: suggerimenti e scorciatoie

Una serie di slides in Power Point sono diventate il corredo indispensabile di ogni oratore. Ma, se non si dispone di valletta/o che mandano avanti le slides al posto nostro (e in quel caso serve un’ottima sicnronizzazione), bisogna parlare e stare nel contempo attenti a schiacciare il tasto giusto.

Ecco una serie di scorciatoie per muoversi all’interno della presentazione, a prova di gaffe!

[Via: The distant Librarian]

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Per approfondire: La presentazione in Power Point (post)

Comunicare la scienza: un kit di sporavvivenza

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Per chi si occupa di ricerca scientifica è fondamentale comunicare il risultato dei propri studi. I ricercatori sono abituati a farlo “tra pari” pubblicando su riviste di settore, parlando a colleghi. Ma comunicare al grande pubblico è differente: bisogna farsi capire, appassionare il pubblico e conoscere le malizie per sfruttare al meglio ogni mezzo.

Ecco allora una guida preparata dalla Commissione Europea: Communicating science: a scientist’s survival kit

Per scaricare la guida (pdf: 2MB) cliccare qui

Per approfondire: Guide to successfull communcations

Cassetta degli attrezzi: SQ3R

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Il problema dell’eccesso di informazione è che:

  1. trovare ciò che ci serve è come cercare un ago nel pagliaio, per questo abbiamo bisogno di tecniche di ricerca sempre più raffinate
  2. bisogna essere in grado di distinguere ciò che pertinente ai nostri scopi da ciò che non lo è
  3. bisogna poi trovare il tempo di leggere e memorizzare le informazioni trovate

Esistono numerose tecniche per rendere più efficace e rapido l’apprendimento, una di esse è SQ3R

L’acronimo sta per:

S= survey, skimming cioè dare un’occhiata veloce al testo, facendosene un’idea

Q= questions porsi delle domande; è utile leggere in questa maniera i titoli e i sottotitoli
3R = read se dallo skimming preliminare ci si è accorti che il testo ci può davvero interessare allora si passa a una lettura attenta, evidenziando parole e concetti chiave

recall, reciting ripetere brevemente ciò che si è letto
review riprendere il testo nella sua visione d’insieme, che cosa dice, quale è il suo filo conduttore, come si snoda il discorso

Fin qui la tecnica poi si passa all’interiorizzazione per rendere effettivo e attivo l’apprendimento: cosa si ha insegnato il testo, quali sono i suoi punti deboli, che aprti posso utilizzare nella mia ricerca?

Il metodo è stato formulato da Francis Pleasant Robinson alla fine degli anni Quaranta e presentato nel testo Effective Study Continua a leggere